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Tropea, Stromboli, Lipari e Salina il campo di regata della Cyclops Route

by Vela Pratica

Tropea, Stromboli, Lipari e Salina il campo di regata della Cyclops RouteSi è conclusa sul filo di lana del tempo massimo utile per tagliare il traguardo la prima Cyclops Route, regata valida per il Campionato Italiano Offshore di Vela d’altura, organizzata dal Circolo Velico Santa Venere. I concorrenti sono partiti da Pizzo il 27 giugno, alle 12, con un vento di maestrale che soffiava a circa 12 nodi.

La prima boa da girare, Stromboli, neanche a dirlo, era posizionata al vento, tanto da rendere necessaria una tattica di bolina. Subito il gruppo si è scisso: alla ricerca di più vento si sono diretti in fuori verso Gizzeria una metà dei regatanti, mentre l’altra metà si è buttata sotto costa sperando nell’effetto Venturi. All’incrocio, dopo Tropea, sono in testa Pistrice, barca salernitana e Shado, palermitana, seguiti a circa un miglio da Damanhur, con i colori del Circolo Velico Santa Venere.

Nella lunga bolina verso Stromboli Damanhur, forte di un passo e una prua migliori, prende metro su metro su Shado fino a mostrarle la propria scia. Ma Pistrice è velocissima, armata com’è prettamente da regata e fa controllo sui secondi. Il resto del gruppo è staccato, a causa delle minori dimensioni delle barche, che non consentono la velocità delle barche più grandi. Damanhur, però, le tenta tutte e vira continuamente sugli scarsi, tattica che le fa accorciare le distanze da Pistrice. Ma Pistrice riesce a prendere il lato nord di Stromboli, mentre Damanhur è costretta allo slalom tra le barche alla fonda di Ficogrande e la distanza si allunga di nuovo. Sotto la Sciara di Fuoco le due avversarie si godono lo spettacolo delle eruzioni, intorno a mezzanotte, mentre si allunga la distanza tra loro.

Eolo soffia ancora generoso tra Stromboli, Panarea e Lipari, e le posizioni restano pressocché invariate. Sotto Lipari il vento cala e i due avversari si dividono per andarsi a cercare brezza sotto costa: Pistrice si sposta verso Salina e Damanhur resta sotto Lipari. La distanza si accorcia, ma è ancora la barca salernitana a girare per prima nel canale tra Lipari e Vulcano. Shado è più o meno ancora a Panarea, il resto del gruppo, invece, rimane in balìa della bonaccia, sotto l’enorme fiancata di Stromboli, che offre uno splendido spettacolo pirotecnico, ma è avaro col vento.

L’alba vedrà tutto il gruppo ancora lì, a soffrire un mare che è ancora formato ma col contrasto di un’aria ferma immobile. Iniziano i primi malesseri da mal di mare, che costringono al ritiro alcune imbarcazioni. Alle sette di mattina di sabato due gennaker bordeggiano in direzione Tropea: Pistrice e Damanhur. Ma talvolta il vento gira, come la fortuna e si dispone molto più angolato rispetto all’andatura di poppa. Pistrice rimane sottovento, mentre Damanhur scende veloce al lasco. Che poi diventa, a circa trenta miglia dalla costa, un traverso. Damanhur, più al vento, se ne avvantaggia su Pistrice, che pur cambiando tre gennaker non riesce a non farsi superare da sopravvento. Il distacco, in quello che è diventato un traverso aumenta e in dirittura d’arrivo è la barca del Circolo Velico Santa Venere a tagliare per prima la linea d’arrivo, dopo sole 25 ore di navigazione su un percorso di 120 miglia. Il terzo, Shado, taglia dopo quasi 4 ore, alle 18 e 30, mentre per il quarto – Mizar, di Palermo – si è dovuto attendere il giorno dopo. Ottimo il piazzamento di Nausicaa, di Loiacono, che ha tagliato quinta, seconda di categoria. Hakuna Matata viene esclusa dalla classifica per pochi minuti (il tempo massimo era fissato alle 17) e così è stato anche per tutte le altre, che hanno abbandonato la regata quando è apparso evidente che non potevano rientrare nel limite.

Bellissima la location della regata – hanno commentato i regatanti – e favolosa l’accoglienza dei padroni di casa. Non poteva essere altrimenti, con così tanti sponsor che hanno voluto sostenere l’evento: da “Marina Carmelo” e “Porto di Tropea” che hanno ospitato i regatanti, ai Comuni di Pizzo e Tropea, alle aziende Callipo, che hanno regalato gelati e tonno a tutti i partecipanti, alla Rada, che ha offerto l’aperitivo durante il briefing, ai villaggi di Tropea, che con la Marina dell’Isola e i bar Madison e Garden hanno realizzato il rinfresco, per finire con Spartivento Charter, che ha contribuito con i manifesti e le bandiere alla visibilità dell’evento. Un ringraziamento particolare ai regatanti di Palermo e Salerno, che ci hanno onorato con la loro presenza dandoci bel filo da torcere, ma anche agli amici di Messina, Milazzo e Reggio, che sono intervenuti con entusiasmo. L’appuntamento è senz’altro per la prossima edizione, con Eolo compiacente per far divertire ancora tanti equipaggi nelle splendide acque del sud Italia.

Ecco la classifica finale

Classifica

 

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