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  • Reggio Calabria: lo sport della vela per favorire lo sviluppo turistico

    Reggio Calabria: lo sport della vela per favorire lo sviluppo turistico

    Tra Passato e Presente, un grande evento sportivo: la “Mediterranean Cup” nel quadro generale dello sport reggino. Un appello al Presidente del Coni avv. Condipodero.

    Carlo-Colella1Lo Sport della Vela, con il suo meccanismo cardine, è il mezzo ideale per favorire lo sviluppo turistico, le bellezze paesaggistiche e l’immagine della città. Lo ha approfondito chi organizza la 33° edizione della Mediterranean Cup e che ha reso la città di Reggio nota in tutto il mondo. Merito, sì del vento che spira nello Stretto, ma anche dalla volontà e capacità di chi ha creduto e continua a credere nella città di Reggio e nella vela. Questo, lo spirito di chi trentacinque anni fa ha fondato il Circolo Velico e questa l’anima che lega la città al mare.
    In questi giorni fervono i preparativi per accogliere al meglio chi verrà nella nostra città e devono essere risolti i problemi così come è avvenuto negli anni trascorsi. In primo luogo la sicurezza. Infatti, avere una regata con oltre cento imbarcazioni, una folla di piccoli regatanti, significa mettere in acqua almeno dieci gommoni per consentire un livello di assistenza che deve lasciare sicuri i tecnici e chi ha la responsabilità come il comitato di regata.
    Ancora oggi dopo una richiesta motivata ed urgente non vi è alcuna risposta da parte della Capitaneria di Porto, anche se non siamo, ancora, in zona “cesarini”. Il Porto, in queste circostanze dimostra che, anche se è gestito in maniera burocraticamente impeccabile, è solo una struttura che cura il profitto dei privati ed è, invece, il grave handicap per gli sport nautici. Non altrettanto è avvenuto a Crotone dove i pontili di ormeggio sono stati affidati ai Circoli sportivi dall’Autorità Portuale, che è tra gli Enti partner di tutte le manifestazioni ed eventi culturali e sportivi. Ma a Crotone è la “politica” che sostiene lo sviluppo. E’ il Sindaco che indice le conferenze dei servizi e risolve i problemi, non finanziari, mettendo attorno ad un tavolo una burocrazia che spesso non riesce a colloquiare.
    Ospitare una grande manifestazione, che nel corso degli anni è diventata una delle più importanti nel mondo della vela, veder partecipare assieme ragazzi tunisini, austriaci, sloveni, italiani, lituani, tedeschi e ungheresi, è una festa dello Sport perché unire e non dividere è la missione del Circolo Velico. Purtroppo, in tutti questi anni nonostante gli sforzi del Velico, Reggio non è divenuta il cuore nevralgico della vela italiana anche per degli amministratori che non danno un futuro al movimento sportivo generale e nautico in particolare.
    Gli organizzatori, spinti dall’ardore di pionieri, sono sempre fiduciosi e chiedono un riconoscimento per il lavoro svolto, da parte degli Amministratori Comunali o Metropolitani: riunire in una conferenza dei servizi tutti gli Enti interessati per continuare ad operare nell’obbiettivo di rafforzare il legame della città con il mare.
    I soci fondatori del Velico sono datati, ma chi organizza, oggi, sono giovani che si impegnano in un’epoca destinata a far finire tutto nel disincanto, nella rassegnazione, nella noia o, come si usa oggi, nel disimpegno. Assistiamo al grande sforzo di un città che con lo Sport non ha avuto sempre dei buoni rapporti.

    coni-condipoderoIl Coni Regionale è un esempio di collaborazione e di disponibilità per i grandi eventi. A Presiederlo è l’avv. Condipodero che è disposto a farlo sia per chi lo ha votato come per quelli che non lo hanno fatto. E in una città complicata come Reggio è un miracolo. Nel passato, la città ha vissuto momenti di enfasi con il Calcio, il Basket, la Palla a Volo, il Rugby. In quelle epoche favolose, i politici facevano a gara per stare dietro alla città sportiva e ai primati che questa conseguiva. Poi le cose sono andate come sono andate. Tutto si è frantumato, lo Sport vive, oggi, di una vita magra, anche se si continua a considerarlo un valore.
    Lo Sport, quello praticato, come la Vela, tanto per sottolineare l’attualità, oggi è migliore della società “civile”. È migliore della burocrazia del “bollo tondo”. Delle assurdità create da una legge Bassanini che ha creato una dicotomia tra politica e responsabilità amministrative. Lo Sport ha seguito il destino di una città che ha la testa da una altra parte e, ipocritamente, vede tutto in misura dell’interesse, che fa i conti con la congiuntura internazionale e che non si dedica ad una cosa così pulita, così innocente, così bella per cui tanti ragazzi da tutto il mondo sono felici di venire a Reggio Calabria per regatare.
    Ma questo “amarcord” tra passato glorioso e presente complicato, merita anche una proposta disperata che passa attraverso la valorizzazione di quello che c’è. Il CONI e il suo Presidente potrebbero fare gioco di squadra e metter attorno ad un tavolo tutti gli interessi, tutte le intelligenze, tutte le esperienze, tutte le responsabilità ed offrire un futuro, senza paure inespresse, né risentimenti.

    Carlo Colella, Presidente del Circolo Velico Reggio

  • Vela a Reggio Calabria: si alza il sipario sulla Mediterranean Cup

    Vela a Reggio Calabria: si alza il sipario sulla Mediterranean Cup

    Venerdì 27 novembre alle ore 11, presso il Palazzo delle Poste Centrali di via Miraglia, il Circolo Velico Reggio presieduto dal dottor Carlo Colella, presenta il programma culturale e sportivo della 31^ edizione della regata internazionale Mediterranean Cup.
    Invito due med cup

  • Intervista a Carlo Colella, presidente del Circolo Velico Reggio

    Intervista a Carlo Colella, presidente del Circolo Velico Reggio

    Carlo-Colella1“La vela rappresenta per me ciò che gli artisti possono trovare nella musica, nella letteratura, nella pittura”.

     

    Il Circolo Velico Reggio è stato costituito nel 1982 ed è per anzianità tra i Circoli che hanno fondato la sesta Zona FIV della Regione Calabria e Basilicata e tra i primi d’Italia per l’attività svolta e il Palmares.

    La sede del circolo si trova sul Lungomare reggino in una posizione invidiabile un vero balcone sullo stretto che consente un naturale parterre a tutte le regate veliche, consente uscite in mare con qualsiasi condizione meteo.
    Il Circolo ha numerose imbarcazioni sociali di vario tipo per attività sportiva, scuola vela, da diporto e agonistica, nonché  mezzi nautici destinati all’assistenza per le regate ed alla Scuola Vela.

    Dott. Carlo Colella cosa rappresenta per lei il circolo velico?
    Il Circolo è stato ed è ancora un po’ come la mia seconda casa poiché vivendo a Reggio Calabria, è lì che trascorro gran parte delle mie giornate, mi sono appassionato alla vela e attraverso i miei figli ho potuto conoscere il mondo agonistico della vela e questo mi ha affascinato per i numerosi valori che questo sport ha trasmesso loro.

    Quanti ragazzi ha avviato alla vela attraverso le attività didattiche della scuola vela?
    Il mio circolo in questi trent’anni è stato presente in numerosi palmares abbiamo partecipato con i nostri atleti a campionati nazionali, europei e mondiali, siamo stati presenti nelle squadre  nazionali giovanili per numerosi anni. E questo ci ha dato tanta esperienza da farci capire che lo sport ha e deve avere alti e bassi per arrivare ma anche per ripartire.

    I vostri atleti più eccellenti, oggi quarantenni come si sono realizzati?
    La maggior parte di loro sono apprezzati professionisti che però ancora oggi quando possono ritagliano tempo per dedicarsi alla passione per la vela. Molti altri sono oggi presidenti di circoli velici calabresi, istruttori di vela affermati, skipper, armatori. Le potrei fare molti nomi noti nel mondo velico che pur prendendo strade diverse si sono affascinati al mondo velico partendo dal nostro circolo.

    Secondo Lei il mondo sportivo ha subito trasformazioni sociali cui una società sportiva come la Sua si è dovuta adattare?
    Le dico la verità senza voler essere un “nostalgico” io ho avuto la grande fortuna di avere figli e nipoti che hanno vissuto la vela come un credo famigliare, ed io sono stato sempre al loro fianco trasformando  il mio tempo in appuntamenti agonistici, in allenamenti in ogni dove, non ho mai pensato che fosse un sacrificio occuparmi dell’attività agonistica. Oggi vedo la famiglia più assente, o presente solo per veder vincere il proprio figlio! Non è questo lo spirito sportivo. I genitori sono lo strumento per consentire la sicurezza, l’autonomia, l’equilibrio dei propri figli e ciò passa proprio dalla considerazione delle difficoltà che ogni atleta affronta, dal poter condividere con i propri genitori i successi ma anche e soprattutto gli insuccessi. Io e il gruppo dei soci con cui abbiamo fondato il circolo velico c’eravamo attrezzati con i camper per girare l’Europa inseguendo i campionati più importanti, non c’erano allenatori c’erano i genitori che ricoprivano tutti i ruoli, forse c’era più improvvisazione ma Le assicuro che funzionava, dal punto di vista affettivo i nostri ragazzi hanno avvertito la compartecipazione, l’accettazione e l’impegno. Credo questo sia fondamentale per i giovani di oggi.

    Oggi come si organizza l’attività sportiva nella sua società sportiva?
    La nostra scuola è particolarmente proiettata e attenta ai bambini e bambine che abbiano compiuto, però, almeno sei anni. Il nostro scopo è di farli avvicinare alla vela come un gioco, farli sentire fin da subito a loro agio, e far loro scoprire un nuovo mondo. Impiegando barchette piccole, molto sicure come l’Optimist, ed essendo soli, i bambini, assistiti da Istruttori Federali particolarmente esperti, acquisiscono rapidamente i primi e fondamentali rudimenti sentendosi immediatamente gratificati. La scuola si articola su vari livelli e il Circolo ha squadre agonistiche e pre-agonistiche. Quindi i bambini che vogliono perfezionare la loro esperienza possono seguire dei corsi di livello superiore, fino ad essere inseriti nella squadra preagonistica che svolgerà una attività mirata alla partecipazione alle regate. Da qui il passo successivo è entrare nella Squadra agonistica con allenamenti più avanzati e partecipazione alle regate.

    Ma l’apprendimento è molto lungo?
    Come in tutti gli sport dipende dal soggetto, dalla voglia che ha, dalla sua determinazione e qualche volta anche dalla predisposizione innata, quasi un talento.

    Nel nostro caso, le squadre sono sempre accompagnate e assistite in acqua dagli stessi istruttori che li hanno visti crescere e, ti assicuro, con un grande affiatamento. Indubbiamente nei momenti di cambio tecnici e istruttori, cosa peraltro normalissima a tutte le società sportive, abbiamo avuto momenti difficili in cui i nostri ragazzi e i loro genitori si sono sentiti destabilizzati ed a volte costretti a scelte dolorose, il cambio società sportiva è sempre doloroso sia per chi la fa che per chi la subisce. Ma a volte è utile per comprendere che si sono fatte scelte sbagliate e che si deve ricorrere  a correggere la gestione.

    Oggi siamo certi della scelta fatta, abbiamo due tecnici validissimi, che rispondono ai nomi del croato Denis Finderle e Giovanni Criseo. Due persone valide cui chiediamo spirito di appartenenza e professionalità nelle attività.  E in più ci stiamo avventurando nel mondo dell’altura, nel territorio c’è richiesta di professionalità in quest’ambito, e noi siamo pronti a una nuova scommessa.

    Ma così i genitori sono tagliati fuori dall’attività agonistica dei propri figli?
    Assolutamente no, la vela è uno sport della famiglia, ma i genitori non devono in alcun modo interferire con l’attività e i programmi del tecnico. Sta al direttore sportivo che nel nostro caso è mia figlia, Valentina Colella, con grande esperienza educativa non solo in campo velico, a mantenere con loro rapporti di corresponsabilità, fondamentali perché le scelte devono essere sempre fatte tenendo presente che “i figli di altri possono essere sempre i nostri e… per i nostri figli chiediamo sempre il meglio!”. Sa in questi trent’anni abbiamo vissuto esperienze di tutti i tipi tra cui vedere genitori “tramare” e distruggere gruppi di ragazzi coesi, per l’esigenza di vedere primeggiare il proprio figlio senza comprendere che questo atteggiamento spesso, e le assicuro parlo per esperienza, porta spesso all’abbandono sportivo. In ambito sportivo le critiche sono sempre ben accette se hanno un fine costruttivo, lo sportivo per sua natura cade … ma trova sempre il modo per rialzarsi!

    Insomma presidente cosa l’ha spinta ad amare la vela per tutta la sua vita?
    La vela rappresenta per me ciò che gli artisti possono trovare nella musica, nella letteratura, nella pittura.  La vela è un’inseparabile compagna che mi ha dato grandi emozioni come me ne hanno dati gli studi e la famiglia.

  • Una serata di gran gala a Reggio Calabria tra arte, sport e cultura

    Una serata di gran gala a Reggio Calabria tra arte, sport e cultura

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    Il presidente del Circolo Velico Reggio, dottor Carlo Colella, durante la presentazione del Gran Galà della Vela

    Il Salone della Biblioteca del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria ha ospitato la kermesse dedicata non solo al mondo dello sport, ma a tutti coloro hanno messo la propria arte o professione al servizio della crescita culturale e della valorizzazione di ciò che di buono esiste  in riva allo Stretto, non ultimo l’intimo rapporto di questi territori con il proprio mare.
    Una manifestazione voluta e organizzata dal Circolo Velico di Reggio Calabria con il patrocinio del Coni Calabria, del Cip Calabria e della Federazione Italiana Vela, per offrire un riconoscimento non solo a chi si distingue per meriti sportivi, ma anche a chi si impegna nella diffusione dello sport e degli alti valori che questo incarna, e a chi promuove e realizza iniziative che valorizzino la nostra terra.
    “Abbiamo voluto creare un premio – spiega il Carlo Colella, Presidente del Circolo Velico – per offrire un riconoscimento a personalità dello sport, del giornalismo, rappresentanti istituzionali, artisti, docenti e chiunque altro abbia dei meriti in ambito di crescita sociale del nostro territorio e diffusione della pratica sportiva. L’intento è quello di mettere in risalto coloro che operano in questa direzione,  ma senza restringere il campo ai soli sportivi, perché la nostra terra è ricca di personalità carismatiche, dagli alti meriti, che in qualche modo valorizzano lo sport e l’immagine della nostra amata città.
    Al Gran Galà della Vela erano presenti tra gli altri, il vicepresidente della Federvela Francesco Ettore e il maestro orafo Gerardo Sacco il quale ha consegnato a Gaia Verri del Club Velico Crotone il premio realizzato nel 1982 dallo stesso maestro per il vincitore del Trofeo Calabria Basilicata.
    La serata è stata condotta dal giornalista Tonino Raffa.

    Una serata di gran gala a Reggio Calabria tra arte, sport e cultura
    MINUTO PER MINUTO Il Gran Galà della Vela è stato presentato dal giornalista sportivo Tonino Raffa. A destra Lucio Domenico Pugliatti, responsabile della Formazione della VI Zona FIV Calabria e Basilicata
    Una serata di gran gala a Reggio Calabria tra arte, sport e cultura
    UN TROFEO PER LA VELA Il maestro orafo Gerardo Sacco premia l’atleta del Club Velico Crotone Gaia Verri
    Una serata di gran gala a Reggio Calabria tra arte, sport e cultura
    PAROLA ALLA VELA Il presidente del CVR Carlo Colella, Tonino Raffa e la giornalista Federica Morabito

     

  • La Calabria della Vela in onda su Rai Sport 1: Reggio e la Med Cup

    La Calabria della Vela in onda su Rai Sport 1: Reggio e la Med Cup

    Mediterranean-Cup-Reggio-Calabria-29Correva l’anno 1985 quando il Circolo Velico Reggio del Presidente Carlo Colella organizzò la prima edizione della Mediterranean Cup, un patrimonio sportivo della città di Reggio (e non solo), del suo straordinario mare e di tutti i partecipanti che vogliono mettere assieme tutti gli ingredienti come il mare, il vento, le correnti, l’ospitalità e le bellezze della natura, avvicinandoli alla vela in modo semplice e diretto.

    Questa sera sul primo canale sportivo della Rai andrà in onda un servizio relativo alla 30esima edizione della Mediterranean Cup, la gara velica più longeva della VI Zona FIV Calabria e Basilicata.

    In attesa dell’appuntamento di questa notte con Rai Sport 1 (il servizio andrà in onda lunedì 23 a mezzanotte), ecco le 100 foto più belle (di Vela Pratica) scattate dal campo di regata della 30esima edizione della Mediterranea Cup.
    Infine, vi ripropongo l’intervista al Presidente del CVR, rilasciata dal Dr. Carlo Colella pochi giorni prima dell’inizio della 30^ Edizione.

    Ecco il link per seguire la diretta Tv “Vela a Vela” su Rai Sport 1

    CVR

  • Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup: le prime foto

    Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup: le prime foto

    Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto “Che traguardo 30 anni!” – ha esclamato il Presidente del Circolo Velico Reggio dr. Carlo Colella durante la presentazione della regata avvenuta nel salone del Coni Regionale Calabria. “Per un Circolo sportivo è come se un essere vivente avesse raggiunto l’età di trenta anni, che sono anni di storie che il Circolo ne ha viste e fatte, tutte gloriose.”
    La Mediterranean Cup – ha dichiarato ancora Colella – è una regata internazionale che con le sue trenta edizioni è la più classica nel Sud, che porta a Reggio, sempre, le cento imbarcazioni con il seguito di tecnici e appassionati in un periodo climatico favorevole per la nostra città, mentre altrove sono già funzionanti gli impianti di riscaldamento.”
    Ed è proprio in un clima primaverile che si è svolta la prima giornata di prove della Mediterranean Cup organizzata dal Circolo Velico Reggio. Sulla linea di partenza della prima giornata di gare si sono trovati a ‘sgomitare’ ben 107 giovani timonieri che, giunti nello stretto tutti con la voglia di far bene e motivati da un giusto spirito sportivo, hanno punteggiato di bianco questo splendido tratto di mare.

    Nella giornata di domenica il programma di gara è stato rispettato non solo grazie al Comitato di Regata e alla perfetta macchina organizzativa, ma soprattutto grazie a Eolo che ha soffiato fino a un’intensità di circa 13 nodi, impegnando così i giovani atleti della classe Optimist che si sono sfidati nel campo di regata antistante il lungomare di Reggio Calabria. Gli equipaggi in acqua, però, non hanno dovuto sfidare solo i diretti avversari a colpi di virate, ma hanno dovuto destreggiarsi in mezzo alle correnti dello stretto, peculiarità che rende questo campo di regata molto tecnico e impegnativo.

    Quella di ieri è stata una splendida giornata di sole che ha riscaldato non solo l’anima sportiva di Reggio, ma tutti i cittadini che hanno assistito alla regata disputata nello spettacolare scenario naturale che offre lo stretto di Messina dove il sole splende sempre, il vento soffia fino al tramonto e la corrente la fa da padrona.

    Ecco le prime (10) foto della prima giornata di regate della 30^ Mediterranean Cup.

    Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto
    Carlo Colella, presidente del Circolo Velico Reggio

    Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto

    Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto
    Un momento della partenza
    Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto
    Il presidente della VI Zona FIV Calabria e Basilicata Fabio Colella, accompagnato da Valerio Colella (al timone) e Alberto Zagarella
    Mediterranean Cup Reggio Calabria
    Marcello Meringolo, CT del Gruppo Agonistico Nazionale (Gan) classe Optimist

    Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto Nell’arena dello stretto di Messina al via la 30esima Med Cup le prime foto

  • Intervista al Presidente del Circolo Velico Reggio Carlo Colella in occasione dei trent’anni della Mediterranean Cup

    Intervista al Presidente del Circolo Velico Reggio Carlo Colella in occasione dei trent’anni della Mediterranean Cup

    Carlo ColellaIl prossimo weekend si accendono i riflettori su quella che è considerata una delle classiche della vela italiana, giunta ormai alla trentesima edizione: la Mediterranean Cup. Vela Pratica, per l’occasione, ha voluto intervistare l’ideatore, nonché presidente del Circolo Velico Reggio e colui che ha preso per mano la vela calabrese per tantissimi anni, mettendosi al timone della VI Zona FIV Calabria e Basilicata. Ecco come ha risposto il Dottor Carlo Colella alle nostre domande.

     

     

    Vela Pratica: correva l’anno 1985 quando il suo circolo organizzò la prima edizione della Mediterranean Cup. Come è nata l’idea di quella che è divenuta una classica della vela italiana?
    Carlo Colella: Abbiamo subito immaginato che la vela fosse un tramite per ribadire che la Calabria è il centro geografico, culturale e sportivo del Mediterraneo. La vela può e deve essere il testimonial di questa condizione e in particolare la vela giovanile come la classe Optimist.

    V.P.: la regata, come da tradizione, si è svolta sempre durante i primi giorni di novembre. Perché ha deciso di far disputare la 30^ edizione a dicembre?
    C.C.: abbiamo sfidato Eolo sperando sulla nostra fortuna nel trovare nel mese di dicembre un clima tardo autunnale.
    In questo periodo nei Paesi del Nord Europa i laghi sono ghiacciati  e la vela non si pratica. Qui in Calabria si potrebbe fare tutto l’anno. Incrociamo le dita.

    V.P.: l’avrebbe mai immaginato che in questi (primi) 30 anni sarebbero venuti a gareggiare nelle acque di Reggio Calabria tantissimi campioni provenienti da ogni angolo d’Italia e dall’Europa mediterranea, diventati in seguito campioni del mondo, olimpionici e, addirittura, fuoriclasse che hanno preso parte alla Coppa America?
    C.C.: se si scorre l’Albo d’oro della manifestazione vi sono nomi che per le rispettive nazioni hanno partecipato alle Olimpiadi, confermando che la Mediterranean Cup è un trampolino utile per affermarsi  sul palcoscenico mondiale.

    V.P: il campo di regata dello stretto di Messina è uno dei più tecnici. Quest’anno alla Med Cup parteciperà anche il Gan della Classe Optimist. Il livello tecnico dei partecipanti è, quindi, sempre al top.
    C.C.: gareggiare con le correnti marine, con una campo difficile e con il fascino che emana dalla Storia  sin dai Tempi di Omero è senza dubbio una novità per molti giovanissimi. La partecipazione del GAN, ovvero della Nazionale Italiana dell’Optimist, è una conferma.

    V.P.: ci può raccontare un aneddoto legato alla Mediterranean Cup?
    C.C.: L’avvistamento di una balena che è affiorata a qualche centinaio di metri dal campo di regata dimostrando che, nonostante tutto, questo è un mare e un ambiente salubre.

    V.P.: è soddisfatto di quello che è riuscito a dare alla vela, fino ad ora, con il suo circolo?
    C.C.:
    trenta anni di Mediterranean Cup vuol dire che ci troviamo di fronte ad un uomo adulto e non rappresenta solo una speranza ma la certezza del futuro.

    V.P.: lei ha ricoperto la carica di presidente della VI Zona Calabria e Basilicata per cinque  mandati. Quanto e cosa è cambiato nel mondo della vela in questi trent’anni?
    C.C.: io sono stato il primo Presidente di Zona quando era un miraggio poter tesserare su tutta la Calabria e la Basilicata mille atleti ed era difficile affiliare un nuovo Circolo. Eravamo pionieri di un sogno che oggi è divenuto realtà con gli oltre settemila tesserati con i 33 Circoli. Abbiamo seminato bene ma quelli che sono venuti dopo sono stati bravissimi.

    V.P.: come vede il futuro della vela a Reggio Calabria e nella VI Zona?
    C.C.: è la disciplina che, nonostante la crisi che ha investito il Paese, è in prorompente crescita e se le istituzioni concedessero un supporto a questa crescita potrebbe essere la carta vincente della nostra Regione.

    Ringraziamo il presidente Carlo Colella per aver risposto alle nostre domande.

    Reggio Calabria Mediterranean Cup