Tag: Clima

  • Earth Hour: WWF e Marina Militare insieme per un futuro sostenibile

    Earth Hour: WWF e Marina Militare insieme per un futuro sostenibile

    Earth Hour del WWFTorna sabato 28 marzo – pochi mesi prima del tanto atteso nuovo accordo globale sul clima – l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico.
    Le luci si spegneranno per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30,  attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche. Una vera e propria sfida attraverso la quale tutti siamo chiamati a promuovere un’azione capace  di generare un vero e proprio cambiamento.

    Può una sfida cambiare il mondo? Per il WWF sì, se coinvolge l’intera comunità globale in concrete azioni di sostenibilità e la posta in gioco è la salvezza della vita sul pianeta. Il cambiamento climatico è la più grande minaccia alla sopravvivenza del Pianeta e della vita come la conosciamo ed Earth Hour sarà un evento catalizzatore per far compiere progressi sul clima in oltre 120 paesi: il più grande movimento di base del mondo, nato nel 2007 a Sidney, alzerà di nuovo la sua voce per ‘cambiare il cambiamento climatico’ – Change Climate Change”.

    IN ITALIA
    Inizia la maratona di avvicinamento all’Ora della Terra. Finora sono oltre 200 gli spegnimenti previsti in Italia e per trascorrere l’Ora di Buio verranno organizzate cene al lume di candela, spettacoli di danza in piazza, attività con bambini.  Nella mappa – http://www.oradellaterra.org/mappa-event – compaiono monumenti e chiese, palazzi storici, torri medioevali, fontane e ponti.
    Anche alcune delle Oasi WWF aderiscono organizzando eventi dedicati per quella sera, da Orbetello e Orti Bottagone in Toscana a Macchiagrande nel Lazio, da Alviano in Umbria al Bosco di Vanzago in Lombardia. E poi Valpredina, Valmanera, Miramare, le Cesine, Ripa Bianca di Jesi e Monte Arcosu.
    Le adesioni sono aperte su www.wwf.it/oradellaterra per tutti i cittadini, le istituzioni e le imprese che vogliono far parte e promuovere la più grande mobilitazione per il pianeta, anche sui social! Per dare il tuo contributo collegati sul sito del WWF.

    A LUCI SPENTE SUL MARE: LA MARINA MILITARE A FIANCO DEL WWF
    La novità di quest’anno è l’adesione a Earth Hour della Marina Militare Italiana
    : grazie a questa nuova partecipazione, l’ora di buio attraverserà anche le nostre coste e aree portuali, oltre allo spegnimento di Palazzo Marina a Roma, sede dello Stato Maggiore Marina. Dal nord al sud luci spente a Venezia sull’Arsenale e sulla Scuola Navale Militare F. Morosini, a La Spezia, con la Base Navale e le navi ormeggiate, a Livorno con l’Accademia Navale, a Brindisi e Taranto con le Base Navali e le navi ormeggiate oltre al Castello Aragonese di Taranto e, infine, ad Augusta, Base Navale e navi, e Messina.

    WWF SUI SOCIAL
    Sui social network, usando l’hashtag #unoralbuio e #EarthHour, ognuno diventerà parte attiva dell’evento mondiale organizzato dal WWF per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.
    Le foto più significative saranno condivise dagli account ufficiali di WWF Italia durante il corso della mobilitazione ed entreranno così nel ‘book digitale’ globale.

    INIZIATIVE SPECIALI
    A fianco di Earth Hour quest’anno è anche Glamoo.com. Anche la mascotte di Glamoo, il simpatico Gufetto, si impegna raccogliere fondi. Dal 17 al 28 Marzo sarà infatti possibile acquistare la mascotte di peluche a soli 14,90 euro (spese di spedizione incluse) su www.glamoo.com, contribuendo alla campagna mondiale di Earth Hour del WWF.

  • Non c’è più l’estate di una volta: il riscaldamento degli oceani cambia il pianeta

    Non c’è più l’estate di una volta: il riscaldamento degli oceani cambia il pianeta

    Non c’è più l'estate di una volta: il riscaldamento degli oceani cambia il pianeta L’estate, quella vissuta ai tempi delle nostre nonne non esiste più, “è cambiato il quadro generale rispetto agli anni scorsi, l’Anticiclone Atlantico, che impediva l’entrata nei periodi estivi di aria fresca e umida lasciando il posto al sole e al caldo, negli ultimi anni, ha smesso di posizionarsi in maniera stabile sull’Italia”, spiega Giampiero Maracchi, già Direttore dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr, all’Ansa. “Da alcuni anni a causa del riscaldamento degli Oceani – prosegue Maracchi – l’Anticiclone si è spostato permettendo all’aria fresca e umida proveniente dall’Atlantico di entrare e portando giornate piovose e umide”. Secondo il Direttore del Cnr la situazione meteorologica che stiamo vivendo in questa stagione è semplicemente frutto di un cambio di cicloni: “quello Atlantico ha lasciato il posto al Libico, sempre più spesso negli ultimi anni le estati che hanno caratterizzato la fascia mediterranea sono state contraddistinte dalla latitanza dell’anticiclone oceanico delle Azzorre dal Mediterraneo, la figura barica termoregolatrice per eccellenza. Anche quest’anno, come vuole il trend degli ultimi 7-8 anni, l’alta pressione oceanica invece di distendersi con il proprio bordo orientale verso il mar Mediterraneo centro-occidentale, come avveniva spesso durante le classiche ‘estati mediterranee’ dei decenni scorsi – prosegue Maracchi – tende a rimanere relegata in pieno Atlantico.

    La latitanza dell’anticiclone azzorriano permette l’ingresso del anticiclone sub-tropicale libico-algerino, fino al cuore del Mediterraneo, ma anche di profonde saccature, colme di aria fresca atlantica, che possono dare origine a intense fasi temporalesche, con fenomeni anche di forte intensità sulle nostre regioni centro-settentrionali”. Sarà quindi un’estate dominata perlopiù da fasi alterne: “a giornate umide e piovose si alterneranno giornate calde e intense ma brevi ondate di calore”, conclude Maracchi.