Prima di mollare gli ormeggi dal porto di Cagliari e intraprendere la navigazione lungo la costa della Sardegna, Marta ci racconta il primo “incontro” con Churingas.
Era bella, slanciata e panciuta il giusto. Era bella anche in foto e la chiglia sembrava la pinna di un’orca, un’orca femmina per chi le sa riconoscere. Era una signorina che ha conosciuto la navigazione e l’abbandono e io potevo farla uscire da quello stato di cattività.
Non avevo occhio per le barche e forse non ce l’ho neanche ora, ma qualcosa di lei mi attraeva e temevo di ammetterlo a me stessa per non andare incontro a una possibile delusione. Una sola ne ho visto e una sola ho voluto perché mi sono innamorata di lei al primo istante. È venuta Lei da me. Il nome era una straordinaria coincidenza di vita. Portava il nome di Churingas, una pietra sacra portafortuna che gli aborigeni dell’Oceania portano al collo nelle navigazioni; la stessa di Moana (Vaiana in Italiano), la famosa bambina della Walt Disney che non desiderava altro se non navigare. Il cartone l’avevo conosciuto poche settimane prima, in un periodo buio della mia vita, e poi è arrivata la mia Lei.
L’11 dicembre 2018 mandavo il mio primo messaggio al vecchio armatore. Iniziava quindi la trattativa. Ci volle un mese molto sofferto che sembrava non finire. Dopo qualche settimana ho festeggiato il giorno in cui è diventata veramente mia, perché è stato in quello stesso giorno che sono rinata.