Ci sono persone fermamente convinte che lo sport della vela, durante il periodo invernale, non si possa praticare. Fa freddo, le ore di sole sono pochine, il mare è agitato… è ciò che sento dire da qualche persona. La mia risposta? Per navigare anche d’inverno basta usare l’abbigliamento giusto.
Per andare in barca (su quelle d’altura) bastano un paio di stivali, la cerata e un berretto di lana. Discorso a parte meritano le derive, le piccole imbarcazioni utilizzate soprattutto dai più giovani. Anche i baby velisti, al pari dei loro colleghi calciatori, devono dotarsi di una divisa che, in questo caso, consiste in una mutina in neoprene o in una cerata stagna, un paio di stivaletti, guanti, giubbino e un bel berretto di lana.
Ma perché la gente pensa che lo sport della vela non si possa praticare durante l’inverno?
Forse perché il mare è visto ancora solo come bagno/spiaggia o perché in alcune località la cultura del mare e in particolare quella della vela non ha ancora radici profonde.
Beh, forse è per questo motivo che la VI Zona FiV Calabria e Basilicata, presieduta dal giovane avvocato reggino Fabio Colella, ‘spinge’ i giovani in acqua, promuovendo anche attività invernali in tutto il della VI Zona. Territorio che spazia dallo Ionio di Marina di Pisticci in Basilicata – dove da tre anni il Circolo Velico Argonauti organizza il campionato invernale d’altura – sino all’alto Tirreno cosentino dove ha base il Centro Velico Lampetia di Cetraro, passando Crotone, dove una delle associazioni veliche locali, il Club Velico del Presidente Verri, si sta affermando in molte competizioni sportive di livello nazionale grazie alla partecipazione dei suoi giovanissimi atleti. Si passa, poi, per la punta dello ‘stivale’, ovvero da Reggio Calabria, la capitale della vela calabrese, dove il Circolo Velico Reggio presieduto Carlo Colella, organizza da 30 anni la Mediterranean Cup, regata internazionale dedicata alla classe Optimist. Reggio, poi, è anche fucina di campioni tra cui la giovane campionessa Rosalba Giordano – attualmente si sta allenando con la nazionale per i giochi olimpici giovanili – e di persone che si dedicanco completamente al mare e allo sport, come la Valentina Colella e Paola Chilà, fresche di medaglie di bronzo al valore sportivo. Non dimentichiamo, poi, il Circolo Velico Lucano, presieduto dall’inossidabile Sigismondo Mangialardi e la lega Navale di Crotone guidata per lungo tempo dal consigiere Federale Venturino Pugliese.
Risalendo il Tirreno arriviamo a Vibo, dove troviamo il Circolo Velico Santa Venere, che organizza da ormai sette anni il campionato invernale d’altura. Navigando ancora con la prua verso nord si arriva a Paola, dove c’è il Club Velico del presidente Riccardo Ferrari e, infine si arriva a Cetraro, dove il Centro Velico Lampetia, presieduto da Ferruccio Rizzuti, che il prossimo anno festeggerà il 30esimo Pantavela, e sarà l’occasione per l’associazione sportiva cetrarese di presentare all’intera Calabria della vela la sua nuova sede sociale che verrà costruita all’interno della darsena turistica del nuovo porto di Cetraro.
Nuovi campioncini, ‘medaglie’ al valore sportivo, impegno e passione (anche da parte dei giudici zonali) rendono la VI Zona FIV del giovane presidente Colella e dei suoi collaboratori una realtà forte e consolidata. Insomma, in Calabria e in Basilicata si fa vela tutto l’anno.