Sullo Ionio calabrese si affaccia una nuova ma già consolidata realtà velica, tant’è che qui arrivano atleti da tutta Italia (e non solo) per allenarsi e confrontarsi. Parliamo del luogo che diede i natali a Pitagora: Crotone. Qui, pochi anni fa, nella VI Zona FIV, è nato anche il Club Velico Crotone del Presidente Francesco Verri.
Al Club Velico Crotone per allenarsi da tutt’Italia: è uno schema che funziona, si ripete e crea le condizioni per la crescita sportiva dei nostri giovani, mentre rappresenta un formidabile volano turistico per la città. Per giunta fuori stagione.
Nel prossimo fine settimana arriveranno gli atleti dall’Austria e da Malta al seguito dell’allenatore di fama internazionale Maurizio Bencic.
Ma intanto domenica è terminato uno stage con i timonieri della classe Optimist provenienti da Trieste, Riva del Garda, Imperia, Napoli, Reggio Calabria, Augusta e Palermo e, ovviamente, da Crotone durante il quale hanno lavorato con il sole (venerdì) e soprattutto con il vento, che sabato e domenica ha superato i venticinque nodi con temperature mai scese sotto i diciassette gradi. Condizioni ottimali, molto gradite dai velisti del nord che in questo periodo si fermano o rallentano la loro attività. Non a caso la finlandese Monika Mikkola, campionessa del mondo della classe Laser Radial e 4.7, al termine del suo allenamento qui ad ottobre disse che Crotone “è un paradiso per i velisti”.
Per lo stage (clinic in gergo) il Club Velico Crotone ha chiamato da Riva del Garda e Trieste due coach d’eccezione, Mauro Berteotti e Massimo Giorgianni, fra i migliori tecnici d’Europa, che hanno lavorato fianco a fianco con gli allenatori del Club Alessio Frazzitta, Francesco Cozzolino, Luca Giaquinta e Andrea Trusciglio e con l’allenatrice dello storico circolo palermitano Roggero di Lauria Chiara Collura. Il clinic si è articolato in esercitazioni in mare e lezioni teoriche, con simulazioni alla lavagna e la visione dei filmati degli allenamenti. Lo scopo: correggere gli errori commessi nelle manovre, imparare dai più bravi. La regata finale di domenica, cui hanno partecipato trenta imbarcazioni poiché ai ventuno timonieri si è aggiunta la rappresentativa della Lega Navale Italiana, ha consentito una verifica del lavoro svolto.
Grande l’entusiasmo dei timonieri, accolti come figli nella nuova sede del Club Velico Crotone, nella quale, come sempre, il Gal Kroton ha offerto spremute e mandarini a chilometri zero. La partecipazione attiva, la cooperazione dei ragazzi, dei genitori e degli allenatori intervenuti, l’allegria generale in cui si è svolta tutta l’attività sono benzina nel motore del circolo, che ha in programma molti altri stage.
“Il bilancio è assolutamente positivo – ha dichiarato il presidente del Club Velico Crotone Francesco Verri. Siamo soddisfatti non solo per l’opportunità offerta agli atleti e perché ancora una volta la nostra città dimostra di essere il luogo ideale dove fare vela anche d’inverno, ma anche per il clima che si creato fra i giovani durante questi magnifici tre giorni di sport: è stato emozionante riscontrarne l’affiatamento, la sintonia”.
“La nostra – ha aggiunto Maria Vittoria Corasaniti, atleta della squadra paralimpica sempre più coinvolta nell’organizzazione del circolo – sta diventando, nel suo piccolo, una scuola di vita, dove non si allena solo il corpo ma anche il cuore. Gli stage, del resto, servono sia per migliorare la tecnica sia per un confronto tra realtà differenti e in definitiva per far crescere insieme questi giovani”.
Ora tre giorni di riposo. Poi si ricomincia perché giovedì arrivano le squadre nazionali di Austria e Malta per allenarsi. Di nuovo qui, di nuovo a Crotone.