Dieci buoni motivi per praticare questo sport meraviglioso.
In occasione dell’ultima edizione della Carnival Race di Crotone ho incontrato, insieme ad Alessandra Sensini, gli studenti del Liceo Scientifico Filolao. Ci siamo confrontati sul tema “L’importanza della vela nell’educazione del ragazzo”. Dopo l’interessante intervento della plurimedagliata olimpica, abbiamo presentato Perché fare vela? Dieci buoni motivi (secondo me) per praticare questo sport meraviglioso. Ecco la sintesi della presentazione (in versione web).
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1. TRE (SPORT) IN UNO
La vela, a differenza di (quasi) tutte le altre discipline sportive, può essere praticata in modo individuale, in coppia o in equipaggio. Dipende dalla tipologia di barca utilizzata.
Individuale (singolo)
Si può navigare su derive come l’Optimist, l’O’pen Skiff o il Laser. La prima è la barca scuola per eccellenza.Dà la possibilitàai bambini (a partire dai 6 anni) di avvicinarsi al mondo della vela giocando e, al contempo, permette di proseguire l’attività partecipando a regate sin da giovanissimi. Anche l’O’pen Skiff viene utilizzata come barca scuola o per avvicinarsi alle competizioni sportive.
Generalmente, chi si approccia allo sport della vela in età più avanzata svolge i corsi su barche doppie o collettive. Solo dopo aver acquisito una certa praticità inizia a navigare sui singoli come il Laser, probabilmentela deriva più diffusa al mondo. Anche con questa barca si ha la possibilità di praticare vela agonistica ai massimi livelli.
In questa categoria di barche rientra anche il Wazp. È dotato di appendici (foil) che permettono di far alzare la barca sull’acqua, ma solo dopo aver fatto un bel po’ di pratica, e di raggiungere velocità considerevoli. Il divertimento è assicurato!
Da non dimenticare il sempreverde windsurf, ottimo per iniziare ma anche per disputare regate.
Barche doppie
Se non si vuole andar per mare da soli ma senza voler condividere il piacere della navigazione con troppi compagni di viaggio ecco che ci vengono incontro, solo per citarne alcune, il Laser Pico e il Laser Vago.
Collettive
In questa categoria rientrano le barche che possono ospitare a bordo più di due persone. In questo caso, quindi, si parla di “gioco” di squadra. Si va dal sempreverde Vaurien al Laser Bahia, passando per il Tridente e l’RS Quest.
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2. SI IMPARA A RISPETTARE LA NATURA
È uno sport ecologico e praticandolo si imparano a riconoscere le azioni che danneggiano il mare così da poterle evitare.
La Federazione Italiana Vela (FIV), ha infatti stilato il Decalogo dell’Ecovelista “adottato” dalle scuole vela italiane. “Un velista responsabile non deve mai dimenticare di rispettare l’ambiente, sia a terra che in mare”. I primi tre punti del decalogo sono probabilmente i più importanti, perché valgono sia sulla terraferma che in mare:
- Differenzia i tuoi rifiuti e non gettare nulla nell’ambiente
- Non sprecare acqua
- Non utilizzare plastica monouso
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3. 365 GIORNI ALL’ANNO
A differenza di quello che molte persone pensano, la vela può essere praticata 365 giorni all’anno. La maggior parte delle manifestazioni sportive si svolgono, infatti, nel periodo compreso tra l’autunno e la primavera. Per iniziare a fare vela, però, è consigliato il periodo estivo per agevolare l’avviamento.
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4. SI PRATICA ALL’ARIA APERTA
Molti sport si svolgono all’aria aperta, ma pochissimi permettono di stare a contatto diretto con gli elementi naturali quali il mare, il sole e il vento.
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5. MARE A 360 GRADI
Oltre a praticare sport, la barca permette di trascorrere momenti conviviali insieme al partner, agli amici o alla famiglia.
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6. REGALA EMOZIONI
Non importa se si va per mare per un corso di vela, una regata, una crociera o un trasferimento, l’importante è navigare.
Andare per la prima volta da soli in barca e governarla, planare a 15 nodi sotto spi o gennaker durante una regata offshore o fare incroci al cardiopalma tra le boe, vedere i delfini sulla prua o fare i turni per raggiungere in sicurezza la meta delle vacanze cambia poco. Navigare dà emozioni.
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7. SCUOLA DI VITA
Aiuta a sviluppare capacità di problem solving sia in autonomia, navigando su barche singole, che in equipaggio, quando si è a bordo di barche doppie o collettive.
Queste capacità di affrontare e risolvere eventuali problemi in mare (durante una veleggiata o in regata) prepara ad affrontare qualche difficolta che si presenta lungo il cammino della vita.
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8. FONTE DI GUADAGNO
Chi si appassiona a questo sport, con il passare del tempo può anche farne un lavoro.
È infatti possibile avere come sbocco lavorativo quello di istruttore, presso uno dei tanti circoli velici distribuiti lungo la costa dell’Italia, o lavorare come skipper (in proprio o per conto di aziende). Entrambi i percorsi lavorativi richiedono ovviamente un percorso formativo, ma la passione aiuta…
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9. CITTÀ DI MARE
Chi vive in una città di mare (o di lago) ha la fortuna di avere a disposizione un campo di gioco naturale aperto 365 giorni all’anno. Sarebbe un peccato non approfittare di questa opportunità.
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10. È DIVERTENTE!
Sì, la vela è divertente.
Ricordo ancora con immenso piacere (un esempio su tutti) quando un bambino – fino a qualche giorno prima convinto sostenitore dei giochi da consolle – al termine del corso si avvicinò e mi disse: “La vela è meglio della PlayStation!”.
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Questi sono alcuni dei motivi per cui, secondo me, vale la pena fare vela. Se 10 vi sembrano pochi vi invito a condividerne altri semplicemente per far capire, a chi ancora non naviga a vela, che cosa si perde.
Buon vento