Sala gremita, decine e decine di autografi, richieste di foto ricordo e di interviste, un filmato da brividi con la vittoria più emozionante della sua carriera (quella del 1988 alle Olimpiadi di Seul) e pubblico tutto in piedi per l’applauso finale : è stata davvero una giornata da incorniciare quella trascorsa a Reggio dal pluricampione olimpionico di canottaggio Giuseppe Abbagnale, intervenuto come testimonial alla seconda edizione del Galà della vela, svoltasi al palazzo della Provincia.
Il CAST DEI PREMIATI
La manifestazione, promossa dal Circolo Velico Reggio, è stata condotta da Anna Foti. Nutrito il cast dei premiati, con il testa il presidente onorario della Corte di Cassazione Giuseppe Viola, al cui nome è legato il connubio indissolubile tra la città ed il grande Basket. La scelta è coincisa con il cinquantennale della fondazione della cestistica Piero Viola, nata nel 1966 e protagonista di tanti successi ai massimi livelli tra gli anni ottanta e novanta.
Gli altri riconoscimenti sono andati all’attrice Nadia Cassini (testimonial della vela italiana), a Stefano Pizzi (imprenditore nel settore della nautica da diporto), a Giovanna Fazio (vedova del colonnello Cosimo Fazio), a Lucia Federico (dirigente sportiva, pubblicista e curatrice di diverse rassegne storiche), a Serenella Corrado (dirigente dell’Istituto “Falcomatà” di Archi, scuola che ha realizzato un progetto sulla vela per conto del Miur), al dottor Nino Repaci (amministratore della società di navigazione “Caronte”).
VALORI ETICI, CIVILI E CULTURALI
Il galà, che ha ricevuto il patrocinio della Provincia, del Coni, del Panathlon Club di Reggio, delle federazioni nazionali del canottaggio e della vela, ha centrato in pieno l’obiettivo di guardare con attenzione non solo al mondo delle competizioni agonistiche, ma anche a tutti coloro che, nello svolgimento delle rispettive attività, si impegnano per tenere alta la bandiera dei valori etici, civili e culturali di cui è portatore il movimento sportivo.
VELA, BASKET E CANOTTAGGIO
La proiezione di tre filmati storici ha impreziosito il programma della serata. Il primo ha riguardato il decimo Giro d’Italia a vela,nel quale la barca di Reggio Calabria, con team manager Carlo Colella, si è comportata in maniera lusinghiera; il secondo ha tratteggiato gli anni del mito della Viola Basket, squadra che con i suoi successi ha dato lustro ed orgoglio alla città, rafforzando la sua immagine agli occhi del Paese (quel mito si spense non per ragioni sportive e forse la città non trovò la forza per reagire); il terzo, quello che ha trasmesso al pubblico tanta adrenalina, è stato interamente dedicato alla dinastia degli Abbagnale che, con le loro vittorie nel canottaggio, hanno arricchito il medagliere azzurro in ben cinque olimpiadi.
PAROLA A GIUSEPPE ABBAGNALE
Giuseppe Abbagnale, che oggi è presidente della Federazione, dopo aver ricevuto i premi del Circolo Velico Reggio, del Panathlon club e del comitato paralimpico, è stato intervistato dal giornalista Rai Tonino Raffa (che in carriera ha seguito da inviato tre edizioni dei Giochi). Ha ringraziato per l’accoglienza, ha ricordato con orgoglio le grandi vittorie conseguite da lui e dai fratelli Carmine ed Agostino. Ha pure spaziato su tanti problemi con in testa quello riguardante la lotta al doping e, con grande coerenza, ha ricordato che il figlio Vincenzo non parteciperà alle prossime Olimpiadi di Rio, avendo saltato tre controlli (in due occasioni era al raduno della nazionale, nella terza non aveva aggiornato sul computer gli orari nei quali doveva essere a disposizione). “Questo non giustifica sospetti di droga -ha detto- ma il mancato controllo, anche quando è originato da una semplice distrazione, comporta sanzioni uguali per tutti e senza alcune eccezioni”.
Infine, gli organizzatori del Galà, hanno espresso cordoglio unanime per la scomparsa dello storico giornalista di Gazzetta del Sud, Tonio Licordari del quale Tonino Raffa ha ricordato il grande impegno professionale al servizio dello sport e della società civile.